1 I
PROCESSI PRODUTTIVI
1.1 Navalmeccanica
1.1.1 Premessa
La
cantieristica navalmeccanica si è sviluppata nel corso degli
anni nella costruzione di navi con scafo e strutture in acciaio.
Da
alcuni decenni si è diffuso l’impiego di altri materiali da
costruzione, costituiti da altre leghe metalliche. Fra queste,
le leghe di alluminio hanno avuto applicazioni estese nella
costruzione di imbarcazioni leggere di dimensioni contenute,
mentre materiali metallici speciali come il titanio sono stati
impiegati in casi molto particolari, che allo stato attuale
non hanno ancora il carattere di produzione industriale e pertanto
non sono esaminati nel presente lavoro.
1.1.2 Il
processo produttivo
Il
processo produttivo per la costruzione di una nave in acciaio
come di una in alluminio è similare perciò si è ritenuto opportuno
procedere ad un’unica descrizione. Le maggiori diversità sono
inerenti alle dimensioni delle imbarcazioni: quelle in alluminio,
infatti, hanno un volume molto ridotto rispetto alle navi in
acciaio. Ne consegue l’impiego di lamiere di piccolo spessore
che possono essere tagliate, piegate e saldate più facilmente
delle lamiere impiegate nella costruzione delle grandi navi
in acciaio.
La
costruzione di una nave, oltre alle competenze riguardanti le
tecniche di carpenteria metallica, richiede professionalità
e conoscenza in merito a numerosi settori tecnici come ad esempio
le lavorazioni di ponteggiatura per la costruzione dello scafo
e del fasciame, i lavori per l’impianto elettrico, le svariate
operazioni di sollevamento e di movimentazione, le operazioni
di sabbiatura, pulitura e verniciatura e tutti i particolari
di allestimento.
Figura
1 si è visualizzato lo schema sintetico del ciclo produttivo.
Figura1
– Il ciclo produttivo seguito nei cantieri navalmeccanici.
1.1.3 I
materiali
La
varietà dei manufatti che costituiscono la nave completa del
suo allestimento porta ad una alta varietà di materiale in ingresso;
occorrono sia semilavorati come lamiere e profilati, sia prodotti
finiti come motori, oggetti di allestimento diversificati a
seconda della tipologia della nave come petroliera, nave trasportante
sostanze pericolose, nave passeggeri e nave da crociera.
In
particolare occorrono: materiali di falegnameria e di coibentazione,
prodotti per la sabbiatura, per la pulizia e per la verniciatura,
gas ed elettrodi per la saldatura, oli per le macchine utensili.
Il
materiale in arrivo viene scaricato dai mezzi di trasporto (il
trasporto avviene per via mare o per via terra in base alle
dimensioni del materiale), successivamente controllato e stoccato
in magazzino.
Nel
presente lavoro è stato fatto riferimento costante alla costruzione
di una nave le cui strutture portanti sono realizzate in acciaio.
Le differenze che presenta l’impiego di altre leghe metalliche
è evidenziato.
1.1.4 Spostamento
dei materiali
Gli
spostamenti dipendono dalla configurazione in pianta del cantiere.
Lo
smistamento dei materiali ai reparti avviene in base al ciclo
di lavorazione: si procede in primo luogo allo smistamento delle
lamiere e dei profilati all’officina navale, ed in seguito si
prosegue alla consegna del restante materiale ai reparti opportuni.
In un cantiere di grandi dimensioni è presente un magazzino
generale che custodisce materiali di uso comune.
Gli
spostamenti delle lamiere e del materiale più ingombrante avviene
in generale mediante:
·
gru a cavalletto
su rotaie,
· gru
su ruote gommate,
·
carrelli elevatori
a forche
·
furgoni su
gomma.
1.1.5
Officina
navale
Nell’Officina
Navale, considerata come primo reparto del ciclo produttivo,
si realizza la tracciatura, il taglio e la piegatura delle lamiere
e dei profilati che serviranno alla costruzione dello scafo,
del fasciame e delle strutture interne ed esterne.
Le
operazioni di taglio che vengono sempre precedute dalla tracciatura,
hanno diverse metodologie in base ai materiali utilizzati, alle
dimensioni delle lamiere e alla geometria del taglio stesso.
Il taglio meccanico praticato da macchine utensili viene seguito
dalla pulitura delle lamiere da residui di scorie; mentre l’ossitaglio
sia esso ossipropanico, ossiacetilenico o al plasma è attuato
dall’operatore specializzato o con l’ausilio del pantografo
o manualmente con un semplice cannello. Ogni tipologia di taglio
ha bisogno di macchinari ed utensili particolari ed inoltre
di sistemi opportuni per la movimentazione (piccole gru a bandiera,
paranchi etc) dei pezzi verso le macchine utensili.
Ad
ogni operazione di taglio segue un operazione di pulizia dell’ambiente
soprattutto caratterizzata dalla raccolta ed eliminazione degli
sfridi come rifiuti.
Nell’officina
navale si inizia la prefabbricazione dei pezzi grezzi non pesanti,
assemblando lamiere e profilati.
L’operazione
di finitura attuata nell’officina navale è la sagomatura dei
semilavorati a cui sussegue il loro smistamento verso diversi
reparti. Infatti, i pezzi sono utilizzati per nuovi assemblaggi
sia nella piccola prefabbricazione sia nella grande prefabbricazione,
nonché direttamente sullo scalo.
1.1.6
Officina
meccanica
L’officina
meccanica è quel reparto presente in numerosi cicli produttivi
in quanto procede alla realizzazione di tutti gli elementi per
installare gli impianti a bordo: supporti, giunti, giunzioni
antivibranti, tubazioni, valvole, pompe.
Nell’officina
meccanica si eseguono numerose operazioni come il taglio, la
piegatura, la saldatura, la pulitura e la sabbiatura di elementi
metallici costituenti gli impianti di bordo. L’officina meccanica
assolve anche compiti di manutenzione degli impianti di stabilimento,
dei mezzi di sollevamento e delle macchine operatrici.
Nei
grandi cantieri navalmeccanici l’officina meccanica ha reparti
specifici per la lavorazione dei tubi e per la saldatura dei
pezzi facilmente trasportabili.
1.1.7
La prefabbricazione
La
piccola prefabbricazione esegue l’assemblaggio, con l’ausilio
di saldature quando è necessario, di lamiere e tubazioni per
l’ottenimento di pezzi di modeste dimensioni (passi d’uomo,
etc). Le saldature praticate sono quella elettrica e quella
in gas inerte o in atmosfera protetta.
Lo
scopo principale della grande prefabbricazione, che lavora sia
in parallelo che in serie con la piccola prefabbricazione, è
la costruzione di semilavorati che costituiscono gli elementi
che compongono la struttura del fondo e del fasciame con le
relative pareti di coibentazione e di isolamento fino ad ottenere
la costruzione quasi completa dei diversi “blocchi” che compongono
la nave.
Gli
interni sono realizzati in legno i cui prodotti derivano dalla
falegnameria interna al cantiere e da altri materiali, che vengono
precedentemente lavorati nei reparti addetti, capaci di conservare
le proprie caratteristiche in ambiente marino.
Si
procede alla costruzione contemporanea dei diversi blocchi della
nave in isole diverse per dare al lavoro una migliore organizzazione
soprattutto diminuire i tempi complessivi di costruzione.
Si
lavora a terra con l’ausilio di ponteggi di sicurezza, parapetti,
impalcature, carroponti e gru indispensabili per le elevate
dimensioni e per le altezze dei blocchi. Inoltre l’avanzamento
dei lavori sui blocchi porta a lavorare in spazi angusti soprattutto
per le lavorazioni che avvengono all’interno dei modesti vani
ricavati nei blocchi.
1.1.8
Sabbiatura
e verniciatura
Dopo
l’assemblaggio ottenuto sempre grazie alle saldature, si procede
alla sabbiatura, che è realizzata con getti di sabbia orientati
sulla superficie metallica per ottenere la pulizia e alla primerizzazione.
Infatti, la superficie pulita è ricoperta con una vernice protettiva
(primer) che la preserva dall’azione ossidante dell’aria umida
e di altri agenti aggressivi. Tali operazioni vengono realizzate
in luoghi diversi rispetto a quelli di costruzione, è quindi
necessario procedere allo spostamento dei blocchi attraverso
carrelli su rotaie o gru verso capannoni attrezzati per dette
operazioni.
1.1.9
Costruzione
sullo scalo
I
blocchi costruiti vengono assemblati con l’ausilio di gru a
ponte sullo scalo. Lo scalo può essere costituito o da due grandi
scivoli o da una vasca con apertura in mare dove vengono ancorati
i diversi blocchi, che sono uniti mediante saldatura, per comporre
così la nave.
Durante
questa fase oltre alle operazioni di assemblaggio vengono attuate
molte delle operazioni che contribuiscono a rendere la nave
operativa.
Durante
le fasi di costruzione sullo scalo si eseguono tutte le operazioni
di finitura interna ed esterna sullo scafo per garantire il
galleggiamento dell’imbarcazione e per completare la sua parte
che risulterà sommersa dopo il varo.
Si
eseguono inoltre le prove idrauliche, quelle sull’impianto elettrico
e sulle tubazioni e serbatoi in pressione soprattutto per le
navi che serviranno al trasporto di sostanze pressurizzate allo
stato liquido.
1.1.10
Pulitura e verniciatura
Le
ultime operazioni precedenti al varo sono quelle di pulitura
e di verniciatura dello scafo. Da sottolineare che tutte le
operazioni di costruzione dello scafo della nave, descritte
in precedenza, come le saldature durante l’assemblaggio dei
blocchi e le operazioni di pulitura e verniciatura portano all’utilizzo
di ponteggi ed impalcature per gli operai e di montacarichi
per le macchine utensili necessarie.
1.1.11
Il varo
L’operazione
di varo dipende dal tipo di scalo utilizzato. In pratica vengono
tolti i fermi e viene fatta scivolare la nave in mare quando
questa si trova sugli scivoli oppure nel secondo caso viene
riempita la vasca con acqua.
1.1.12
L’allestimento
Le
operazioni di imbarco – istallazione dei macchinari e di allestimento
possono essere attuate sia a terra (sullo scalo), che dopo il
varo. E’ preferibile in generale attuare le operazioni a terra
in special modo per quei lavori sviluppati in spazi ristretti
o con limitate aperture di comunicazione con gli ambienti adiacenti.
Questi interventi comprendono le operazioni di finitura e il
complesso di servizi ausiliari eseguiti allo scopo di rendere
la nave atta alla navigazione. Tra le più importanti troviamo:
i servizi destinati a fronteggiare gli allagamenti o gli incendi,
i servizi destinati all’equipaggio o ai passeggeri (alloggi,
cucine, etc), i servizi relativi alla navigazione come le apparecchiature
di comando e di rotta, ed i servizi legati alla distribuzione
dell’energia elettrica prodotta da gruppi elettrogeni ausiliari
azionati da motori o da turbine.
Durante
le fasi di allestimento si completano gli impianti e si provano
le macchine; inoltre si verniciano i locali e si concludono
le ultime opere di finitura.
1.1.13
Prove in mare e consegna
Le
ultime fasi del “ciclo produttivo” riguardano le prove in mare
che risultano indispensabili per provare il sistema di propulsione,
la manovrabilità, le attrezzature di controllo ed i sistemi
di sicurezza per la navigazione, per l’equipaggio nonché per
i passeggeri se è il caso; in generale si attua una prova preliminare
precedentemente a quella ufficiale.
Prima
della consegna si procede all’imbarco della dotazione di bordo.
1.1.14
Considerazione riassuntiva
Riepilogando
la descrizione della realizzazione di una nave è possibile suddividere
in due grandi processi il ciclo produttivo: si ha, infatti,
la costruzione vera e propria della nave e l’allestimento. Il
complesso di queste operazioni inizia con quelle di costruzione
e con il procedere dei lavori si prosegue a lavorare parallelamente
con entrambe le tipologie cioè quelle di costruzione e di allestimento.
La maggiore diversità di queste operazioni sta nel luogo di
lavoro: in particolare nelle prime si lavora spesso in spazi
aperti, con l’ausilio di gru e ponteggi ad elevate altezze,
e più raramente in luoghi chiusi caratterizzati comunque da
vani all’interno della nave angusti, poco illuminati e con piccole
vie di fuga; mentre tutte le operazioni di allestimento si svolgono
all’interno della nave in luoghi molto stretti.